NUOVI CONCETTI DI MARKETING E LA COMUNICAZIONE PER LO SVILUPPO DEI BRAND, ORIENTATI ALLA VISIONE E AL METODO HUMAN SATISFACTION, EVOLUTIVO DEL VECCHIO ED UMANAMENTE RESTRITTIVO "CONSUMATORE".
IL FONDAMENTALE E INNOVATIVO APPORTO DELLE NEUROSCIENZE.
Human Satisfaction News é dedicata a imprenditori, professionisti, docenti, studenti e cultori della materia e vuol contribuire a una nuova cultura umanistica basata non più sul vecchio ed egoistico modello "consumatore", ma sulla centralità dell'essere umano, con le sue necessità da "ascoltare" a fondo e soddisfare nelle aree dell'emotività, della ragione e dell'etica, quest'ultima spesso dimenticata.
Questo numero vuol dare una rapida informazione su alcuni elementi integrativi della human satisfaction considerati innovativi, misurabili, e concretamente utili per le strategie di marketing e comunicazione. La misurazione dei risultati ottenibili con stakeholder interni ed esterni all'impresa, è relativa alla crescita in qualità e quantità delle relazioni personali, della fiducia e della fedeltà all'impresa e ai suoi brand.
Inoltre, il valente giovane docente neuroscienziato Luca Brambilla, ci introduce a un metodo esclusivo e orientato a obiettivi di comunicazione e di human satisfaction totale.
Marzio Bonferroni
Il grande letterato e filosofo Claudio Magris ha dato una bellissima definizione di utopia:
L'UTOPIA E' IL CONSIDERARE LE COSE COME REALMENTE SONO, DESIDERANDO CHE POSSANO ESSERE COME DOVREBBERO ESSERE.
La human satisfaction è una visione utopica che parte dal vecchio e umanamente egoistico e restrittivo modello economico "consumatore" per tendere a una concezione della persona, collaboratore o cliente di un'impresa, che sia integrale e proiettata alla soluzione delle necessità della persona-stakeholder, nell'area dell'emotività (analogica), della razionalità (logica) e dell'etica, per troppo tempo dimenticata e a volte addirittura considerata come se fosse un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di business. Chi la pensava in questo modo ha molto spesso portato la propria impresa in situazioni puramente tattiche per obiettivi finanziari a breve termine, senza considerare progetti veramente strategici in cui l'interesse dei vari stakeholder fosse messo al centro dell'attenzione. I risultati come tutti abbiamo visto e continuiamo a considerare, sono stati pessimi e hanno portato in molti casi al fallimento.
Vedo un bambino camminare
tenendo per mano i suoi genitori:
è lui affidato a loro,
o non sono forse loro affidati a lui ?
Una vita e un attimo, di fronte all’eternità,
sono come due identiche gocce d’acqua nel mare.
Ogni giorno mille idee, per sognare;
ma una soltanto, per realizzare qualcosa.
Si continua a rinascere,
ogni volta che scopriamo
una nuova verità.
Se la volontà deriva dall’amore,
porta con se nuovi impulsi di vita.
La speranza nel domani
è la certezza del tempo presente.
Ci sono momenti nella vita
in cui tutto appare come sospeso,
in attesa che accada qualcosa.
Sono questi i momenti in cui gli ideali e la realtà
devono convivere in noi
per aiutarci a trovare la nostra direzione.
dal consumatore alla persona-cliente
dal target al pubblico
dalla produzione di massa alla personalizzazione di massa
da individualismo di massa a individualismo nella comunità di marca
da economia di puro profitto a economia sostenibile
da ricerca della stabilità a evoluzione costante nella complessità
da profitto come obiettivo, a profitto come risultato di un “servizio”
dal prodotto al servizio “su misura”
dalle marche dominanti al parterre di marche
dalla customer satisfaction alla human satisfaction
dall’emotività dominante, alla sinergia tra emozione, ragione,
etica (ERE)
dalla persuasione di vendita alla soddisfazione delle necessità Emotiva, Razionali, Etiche
dall’offerta dominante, a vedere e tendere a ridurre i gap tra necessità e soluzioni proposte dall'impresa
dagli stili di vita, a progetti personali, familiari, di gruppo
da comunicazione monologo, a comunicazione dialogo
dalla notorietà dominante, alla relazione e fidelizzazione
dalla coppia creativa, al team creativo multidisciplinare
dalla creatività emotiva, alla multicreatività prodotta
dalla multidisciplinarietà
dalla creatività dei messaggi, alla creatività della strategia
dalla notorietà di marca, alla generazione di opinione e desiderio di acquisto
da messaggi emotivi, a messaggi di impatto, relazionali e misurabili
dal brand, alla comunità del brand
da account executive, a marketing communication manager
dal sistema “agenzia”, all’impresa di consulenza per la comunicazione e il marketing
dalla frammentazione, alla cultura di processo, considerando il marketing come un edificio olistico
Un edificio è costruito con i mattoni, che in questa metafora-metodo sono costituiti da messaggi e da immagini tendenti a risolvere necessità emotive, razionali o etiche delle persone-stakeholder interni o esterni all'impresa.
L'obiettivo di ogni mattone, per l'impresa che costruisce l'edificio, è di far vivere gli abitanti nella migliore condizione umana possibile, grazie al "servizio" che ogni bene economico può offrire, evolvendosi nel tempo.
Alle fondamenta dell'edificio, troviamo il basilare e indispensabile "ascolto" delle necessità, da ottenere con un modello di analisi detto ERE, per contribuire con i concept più idonei allo sviluppo del brand ai vari piani.
Al primo piano dell'edificio, troveremo la comunicazione interna e la formazione, con i suoi contenuti e i suoi mezzi specifici.
Al secondo piano, la comunicazione esterna anch'essa con i suoi contenuti e i suoi mezzi specifici.
Al terzo piano la - comunità di brand - ovvero quella parte "alta" della piramide del mercato potenziale, normalmente del 10-15% dello stesso,
da cui dipende il massimo fatturato del brand in oggetto. Anche per la comunità di brand sono da prevedere contenuti e mezzi specifici.
Il modello ERE per l'analisi delle necessità emotive, razionali ed etiche, permette di individuare gli item che più si addicono all'impresa e al brand che stiamo considerando, avendo la disponibilità di un esteso menu di item/necessità in ogni area, derivato da esperienze psico-sociologiche in varie merceologie.
Tali item/necessità, una volta selezionati, vengono messi in relazione con la soddisfazione offerta ad ognuno di essi dal brand in questione e dalla sua impresa, analizzando e motivando i possibili gap tra le necessità ottimali e la soddisfazione ottenuta al momento in cui viene realizzata l'analisi, che chiamiamo anche "ascolto delle necessità".
Si ottiene una classifica delle priorità secondo i gap individuati, dal più ampio al meno rilevante, offrendo quindi preziosi orientamenti a chi si occupa della strategia di marketing, per tener conto di tali priorità.
Attraverso la strategia di marketing e comunicazione interna ed esterna, la riduzione progressiva dei gap porterà ad ottenere risultati misurabili in crescita nella qualità e quantità di relazioni umane, fiducia e fedeltà.
Come abbiamo visto, la visione e il metodo human satisfaction considerano indispensabile che l'impresa e il management accettino il passaggio da una cultura che negli ultimi decenni in particolare è stata basata su risultati finanziari a breve termine, a una cultura in cui si ponga non solo in teoria ma essenzialmente in pratica, la volontà di operare per il benessere, la felicità e quindi per la human satisfaction dei propri collaboratori e dei propri clienti, che oggi chiamiamo comunemente stakeholder. Questa convinzione sarà inoltre confermata dal fatto che, tendendo al raggiungimento della più integrale human satisfaction dei propri stakeholder interni ed esterni, si otterrà di conseguenza una crescita della loro fedeltà al brand dimostrabile in acquisti ed acquisti ripetuti dei beni e dei servizi offerti dall'impresa, e quindi ottenendo una crescita del profitto d'impresa, da considerare non essenzialmente frutto di una politica di vendita bensì frutto quale "premio" ottenuto in modo spontaneo per soddisfazione delle necessità Emotive, Razionali ed Etiche che sono state individuate per la loro soddisfazione.
In una costante e dinamica evoluzione dell'economia di mercato e della stessa società in cui viviamo, è da considerare che spostandosi sempre di più in avanti la qualità delle necessità da soddisfare, queste non saranno mai soddisfatte al 100% pur tendendo alla loro soddisfazione integrale.
Questa "rincorsa" continua nel tempo, e che non avrà mai fine, è comunque di stimolo per la creatività dei team multidisciplinari, oggi indispensabili, e che chiamiamo "multicreatività".
Premesso quanto sopra, per generare una concreta esperienza condivisa in particolare dagli Alti Vertici di un'impresa, ed anche un positivo dibattito sulla visione e metodo human satisfaction e sui suoi vantaggi, viene proposta come elemento culturale di primaria importanza, una giornata chiamata
ACADEMY ONE DAY da realizzare presso la sede dell'impresa.
Cinque professionisti di esperienza internazionale nelle discipline ritenute nel caso specifico di maggior rilevanza, al mattino espongono in relazioni di circa 30' quanto vi sia di più attuale come metodi e tecniche, documentando e offrendo spunti di interesse secondo obiettivi concordati.
Al pomeriggio i presenti pongono domande ai relatori, ottenendo risposte in diretta. Dopo qualche giorno viene consegnato un report onnicomprensivo.
Le relazioni del mattino vengono registrate in video e consegnate all'impresa con anche un video-sintesi di tutte le relazioni, utilizzabile nei social network e nei media secondo quanto l'impresa riterrà opportuno.
Se l'impresa lo richiede può essere realizzato anche un comunicato stampa da diffondere a un piano media concordato.
Dall'esperienza di ACADEMY ONE DAY, può nascere e svilupparsi l'esigenza di un percorso periodico secondo un team multidisciplinare "su misura", per integrare la strategia di marketing e di comunicazione in affiancamento con i responsabili interni.
Obiettivo generale: informare e dare formazione sugli elementi essenziali e sui vantaggi ottenibili dall'integrazione della human satisfaction nella strategia che l'impresa ha in essere o che sta periodicamente rivedendo.
Siamo in un’epoca in cui tutti comunicano, tutti gridano attraverso i social e questo ha fatto sì che sia stato creato il mito dell’uomo che comunica associato a chi sta di fronte alle folle spiegando chissà quali verità. Ho creato il Metodo O.D.I per generare un nuovo paradigma della comunicazione. Si tratta di un approccio alla relazione personale che vede tre fasi principali: la prima è quella della osservazione, da cui la O del nome. Prima di parlare, comunicare ad altri il nostro pensiero, prodotto, progetto o altro ancora, ci si pone in reale e attento ascolto dell’altro. In questa fase quindi sarà importante un approfondimento della Comunicazione Non Verbale (CNV), come strumento per potenziare e ampliare la ricezione di feedback dall’interlocutore, andando così ad intercettare aspetti di incoerenza tra verbale e non verbale e altri elementi relativi alla comunicazione inconscia.
Il secondo momento di questo nuovo paradigma della comunicazione è la fase delle domande, da cui la D. Se c’è un elemento che nella comunicazione è sottovalutata e bistrattata questa è proprio la domanda, che è sia strumento per identificare le reali necessità dell’interlocutore, ma che può essere usata anche in chiave strategica per negoziare o guidare una persona verso un pensiero più strutturato, allargando via via l’orizzonte del suo pensiero.
Infine la terza fase identificata con la “I” di “intervieni”. Solo dopo aver calibrato chi si ha di fronte, dopo aver superato e verificato l’inevitabile pregiudizio che si avrà di fronte ad esso e aver approfondito con lui le sue necessità si potrà intervenire. La tipologia di intervento sarà ovviamente dettata dalla situazione e del terreno su cui ci si trova a dialogare. Ecco quindi come l’intervento sarà in chiave terapeutica, di vendita, di negoziazione e ad altro ancora a seconda di quanto verrà ritenuto più opportuno.
Cosa si scopre seguendo questi tre fondamentali passi? Una verità paradossale: coloro che avevano iniziato a testa bassa a piazzare i loro prodotti senza calibrare chi avevano di fronte e procedendo senza fare domande e chiedersi se realmente stanno proponendo qualcosa di utile, si troveranno alla fine senza fiato e senza aver né fatto business, né soprattutto imparato qualcosa. Chi invece segue il metodo O.D.I avrà sicuramente portato a casa informazioni preziose su chi è il suo interlocutore, avrà capito meglio le sue esigenze, le sue aspettative e, se ritiene di potergli dare un contributo, potrà fargli una proposta chirurgica e costruita su misura.
Proprio per favorire questa rivoluzione di metodo nella comunicazione personale ho deciso di creare un Master di Comunicazione Strategica in cui aiutare a formare, attraverso strumenti modellate dalle neuroscienze, abitudini di ascolto e relazione che favoriscano la relazione a tutto tondo tra le persone. Luca Brambilla
E’ bello vivere perché vivere é ricominciare, sempre, a ogni istante.
(Cesare Pavese)
Tutto é possibile nella vita. Volendo, impegnandosi, costruendo, giorno dopo giorno, si possono realizzare i sogni più grandi. Con l’aiuto di Qualcuno, lassù.
(André Agassi)
Vale la pena ripetere che l’uomo ha un valore non per ciò che possiede, ma per ciò che é.
(Claudio Basevi)
C’è la crisi economica, c’è la crisi della giustizia, c’è la crisi delle istituzioni. Vogliamo capire che una politica senza morale non è politica?
(Cesare Cavalleri)
La questione adesso, non è più se vivo ciò che penso, ma se penso ciò che vivo...è la vita che preme sul pensiero e indica la strada giusta.
Ed è allo stesso tempo la strada che permette al filosofo di ritrovare se stesso in quanto filosofo...
(Gerd Achenbach)
Il riso è misterioso come la libertà e profondo come la felicità
(Eric Blondel)
Pensiamo che, come diceva Antonio Gramsci, occorra saper conciliare l'ottimismo della volontà con il pessimismo della ragione... Con questo stato d'animo intendiamo sviluppare, di fronte al dilagare delle passioni tristi, una prassi governata dalle passioni gioiose
(Miguel Benasayag e Géerard Schmit)
Siamo tutti un riflesso dell’esistenza di Dio. Tutto quello che sono, che ho e che avrò, viene da Lui.
(Amii Stewart)
PS. Chi non è interessato a ricevere Human Satisfaction News può comunicarlo a
marzio.bonferroni@gmail.com
Questo è il mio ultimo libro, presentato alla Bocconi sala editore Egea in Marzo 2019. Ha generato numerosi seminari nelle più importanti Università e il progetto per un convegno a Firenze per la creazione della Carta del Rinascimento Oggi, con il contributo di economisti, filosofi, psicologi, sociologi, docenti delle varie discipline.
Si trova in Amazon e in altre librerie online oltre che nelle librerie tradizionali.